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Sostenibilità: la classifica ufficiale OCSE dei paesi più sostenibili al mondo

Dal concetto di sostenibilità alla definizione di OCSE, vediamo insieme i paesi che più si sono impegnati per il migliorare benessere economico e sociale dei cittadini

Il concetto di sostenibilità si trova al centro di tutte le politiche e governance in previsione per i prossimi anni. Il fine è il raggiungimento di una crescita economica che soddisfi i bisogni della presente generazione senza ledere alle generazioni future. A tal proposito sono molti i paesi che stanno gettando le basi e i presupposti per rispondere al bisogno espresso di sostenibilità già da ora: abbiamo deciso di pubblicare la classifica OCSE aggiornata al 2019 dei paesi più sostenibili per fare un viaggio nel mondo attraverso occhi sostenibili.

Partiamo dal principio: che cos’è l’OCSE?

OCSE è l’acronimo di Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, un ente internazionale di studi economici che lavora per i paesi membri, paesi sviluppati aventi in comune un’economia di mercato.

Le tematiche trattate dall’Organizzazione attengono a numerosi settori: da quello economico alla governance, dallo sviluppo sostenibile alla cooperazione tecnologica e all’innovazione. La missione dell’OCSE è la promozione, a livello globale, di politiche che migliorino il benessere economico e sociale dei cittadini.

L’OCSE e la classifica della sostenibilità: come funziona?

Periodicamente l’OCSE effettua l’analisi di sostenibilità dei suoi paesi membri elaborando una classifica ufficiale che considera e analizza oltre 60 “indicatori sostenibili”, i quali, forniti da fonti internazionali ufficiali, devono essere quantificabili e comparabili.

L’ultimo aggiornamento ha focalizzato l’attenzione sui fenomeni migratori, di istruzione e di biodiversità. Oltre a questi, è stato preso in considerazione anche un indicatore di tendenza, che prende in considerazione i progressi temporali attuati da ciascun Paese, premiando quindi i membri attivi che hanno compiuto maggiori passi avanti nel campo dello sviluppo sostenibile.

I cinque pilastri su cui si basa la classifica della sostenibilità sono:

  • Trasparenza delle Istituzioni e Valori Democratici
  • Tutela dell’Ambiente
  • Popolazione, Salute e Distribuzione della Ricchezza
  • Istruzione e Ricerca & Sviluppo
  • Economia

I 10 paesi più sostenibili: ecco la classifica ufficiale

  1. Norvegia
  2. Danimarca
  3. Svizzera
  4. Islanda
  5. Svezia
  6. Germania
  7. Finlandia
  8. Paesi Bassi
  9. Lussemburgo
  10. Nuova Zelanda

La vetta è tutta scandinava: prima della classe troviamo la Norvegia, un esempio per tutto il mondo in termini di innovazione tech, riconversione ecologica e politiche Green. Sul podio si piazzano al secondo e terzo posto Danimarca e Svizzera, due paesi che stanno investendo molte risorse per un futuro Green. Successivi sono Islanda, Svezia, Germania e Finlandia e a chiudere la Top 10 ci sono i Paesi Bassi, Lussemburgo e la Nuova Zelanda.

Tra le politiche messe in campo da questi 10 Paesi si spazia dal trasporto alla finanza; queste nazioni si sono poste obiettivi ambiziosi di sviluppo sostenibile, interpretandolo come uno sviluppo che consente alla generazione presente di soddisfare i propri bisogni senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i loro.

Italia e sostenibilità: c’è ancora molto lavoro da fare

Perché si arrivi a leggere anche il nome dell’Italia nella classifica dei paesi più sostenibili al mondo c’è ancora molto da lavorare. Secondo l’OCSE, gli aspetti che incidono negativamente sulla valutazione del nostro Paese sono l’alta incidenza della corruzione, la poca stabilità delle istituzioni e il tasso di povertà della popolazione, che vede una sproporzionata ridistribuzione della ricchezza.